Viti ad alberello di Pantelleria

L’alberello di Pantelleria si candida a diventare un sito Unesco. La proposta arriva dall’Istituto Regionale Vite e Vino che ha inviato un articolato dossier al ministero delle Politiche agricole. Così l’antica forma di allevamento della vite, fortemente radicata nel territorio pantesco, ma diffusa anche in altre zone del Mediterraneo, potrebbe avere finalmente un meritato riconoscimento internazionale.

Tra gli organismi di tutela dell’alberello che si sono impegnati maggiormente negli ultimi anni, c’è il Comitato volontario per la tutela e la valorizzazione dei vidi doc dell’isola di Pantelleria, nato nel 1997, che rappresenta circa l’80% della produzione dell’intero imbottigliato, venduto all’anno, dei vini doc dell’Isola. Il consorzio, inoltre, lavora per il recupero dei tipici terrazzamenti sui quali i vigneti hanno dimora da secoli. “Scongiurare il loro lento deterioramento – si legge nel dossier – significherà salvare le radici degli uomini e delle vigne, conservare l’espressione più antica dell’agricoltura mediterranea e lasciar convivere quel micro eno-sistema con la sua stessa storia”.

Altra importante realtà di controllo è il Cervim, creato nel 1987, che opera promuovendo studi, ricerche e convegni ed assicurando la sua presenza in tutte le sedi istituzionali e di settore dove si affrontano problematiche legate alla viticoltura.

Infine, anche l’Istituto Vite e Vino è sempre stato particolarmente attento alla vitivinicoltura dell’isola di Pantelleria, considerato che i suoi vini sono tra i più pregiata nel panorama enologico siciliano. Ha condotto studi, sperimentazioni, ricerche sulla produzione vitivinicola pantesca ed ha promosso iniziative promozionali volte alla valorizzazione della stessa,come gli studi sui biotipi del vitigno Zibibbo.

 

Fonte: Web.