Una carta dei vini sostenibili

Il consumatore oggi ricerca in un vino diversi valori oltre alla piacevolezza: salubrità, naturalità e rispetto per l’ambiente, in pratica: sostenibilità!

Un concetto molto ampio che nel mondo del vino coinvolge tutte le fasi della filiera, dal vigneto alla cantina, dal trasporto allo stoccaggio.

I vini sostenibili sono quelli che sono prodotti nel rispetto dell’ambiente, cioè utilizzando il meno possibile sostanze che inquinano o deturpano la natura che ci circonda. Coerente con i temi di EXPO 2015, sta diventando un vero e proprio business.

I consumatori infatti già considerano il fattore ecologico come uno dei paramatri principali per scegliere un vino, attribuendo al concetto di “rispetto dell’ambiente” un’importanza simile al prezzo, alla varietà e all’origine.

Diventa strategica la viticoltura biologica, ma il riconoscimento di un produttore sostenibile è più complesso del riconoscimento di solo produttore biologico; i parametri in gioco sono più numerosi: interventi di gestione del vigneto che migliorano l’impatto ambientale (riduzione dei gas serra, degli agrofarmaci, dei concimi), diminuendo i rischi per il consumatore e allo stesso tempo aumentando i redditi dei vitcoltori (risparmio dei consumi energetici e dei trattamenti).

MAGIS è il marchio di sostenibilità. Il primo e più avanzato esperimento della sostenibilità della viticoltura in Italia, riconosciuto anche dall’OIV (Organisation International de la Vigne ed du Vini), ha portato numerose cantine ad ottenere il marchio sostenibilità sulle etichette delle loro bottiglie (www.magisvino.it).

Circa una decina le aziende (Gancia, Masi, Antinori, Chiarlo, Venica&Venica, Tasca d’Almerita, Planeta, ecc) invece aderiscono al progetto Viva promosso dal Ministero dell’Ambiente (www.viticolturasostenibile.org) . Ita.ca (Italian win carbon Calculator), è invece l’associazione che riconosce oltre 50 aziende in Italia che hanno realizzato il calcolo dell’impronta carbonica (carbon footprint). C’è anche chi percorre una propria strada come l’azienda agr. Salcheto di Montepulciano, che prima in Europa, ha certificato l’impatto ambientale dei suoi prodotti valutandone l’impronta carbonica e riportandola in ogni etichetta di vino.