Il Sauvignon Blanc

Il Sauvignon Blanc, è uno dei vitigni a bacca bianca più singolari al mondo, ricco di suggestivi aromi d’intenso impatto olfattivo e gustativo.

Il nome Sauvignon ha come primo significato quello di “pianta selvatica” (Bonnier e Levadoux 1950) ed infatti per i suoi caratteri si avvicina molto alle Lambrusche.

Originario della regione francesce Bordeaux dove viene largamente utilizzato per la produzione di vini bianchi secchi e insieme a Muscadelle e Sémillon per aggiungere freschezza ai celebri vini dolci delle AOC Sauternes e Barsac (vasta area delle Graves a circa 40 chilometri a sud-est della città di Bordeaux).

Il Sauvignon Blanc offre migliori risultati nei suoli silicei della Loira dove troviamo le denominazioni:

  • Pouilly-Fumé AOC ottenuto da Sauvignon Blanc in purezza, molto strutturato, con bassissime rese in vigna e sottoposto a maturazione in legno (piece da 350/500 litri). Il legno dona un leggero tono di tostatura. Il nome “Fumé” deriva dal fatto che in origine il nome locale dell’uva era Blanc Fumé.
  • Sancerre AOC più vicino alla città di Orleàns, dove il legno non viene più utilizzato se non raramente. Il vino risulta più sapido, fresco, elegante.

I terreni più ideonei alla coltivazione sono quelli collinari asciutti, ricchi di scheletro. Preferisce potatura non troppo ricca, consigliata la forma di allevamento a cordone speronato e Guyot. Per la sua precocità e scarso controllo dell’acidità predilige climi temperato-freschi. Il Sauvignon Blanc è sensibile alla peronospora, oidio e mal dell’esca, molto sensibile a Botrytis Cinerea e marciume acido. Non sopporta le gelate primaverili e la siccità, mentre ha una buona tolleranza al vento.

Grado Alcolico: 8,9-15,0 vol% – pH: 2.6-3.6 – Acidità 3,9-9,3 g/l

Il Sauvignon Blanc viene preferibilmente coltivato in aree fresche e vinificato in contenitori inerti come le vasche d’acciaio con lo scopo di mantenere inatte tutte le sue qualità organolettiche, pertanto il colore più tipico è giallo verdolino. Non è raro trovare vini che presentino un colore più intenso tendente al giallo paglierino. Un segno che nel caso di vini giovani, è riconducibile alla coltivazione delle uve in aree calde oppure alla fermentazione o maturazione in botte.

Quando il Sauvignon Blanc è coltivato in zone fresche o raccolto quando non ha ancora raggiunto una maturazione ottimale, gli aromi caratteristici sono quelli di chiara natura vegetale ed erbacea, in particolare di peperone verde, foglia di ribes schiacciata, erba falciata, ortica, oltre all’aroma tipico ma che non ti aspetteresti e cioè aromi di urina di gatto. A questi aromi si aggiungono quelli di sambuco e agrumi.

Se invece è coltivato in zone calde o raccolto a piena maturazione, si attenuano i suoi tipici aromi vegetali ed erbacei esaltandosi invece quelli della frutta, in particolare pesca, frutta tropicale, oltre ad aromi floreali come sambuco, ginestra, acacia e biancospino e la caratteristica nota aromatica di uva.

La caratteristica gustativa principale del Sauvignon Blanc è certamente la spiccata acidità. Il Sauvignon Blanc produce vini con strutture e corpi piuttosto vari e che dipendono dal clima in cui l’uva è stata coltivata, dal tipo di terreno e la maturazione. Si va da strutture piuttosto delicate fino ad arrivare ad un buon corpo, una caratteristica determinata dal modo di vinificazione e anche all’uso della botte.

In Italia è diffusamente coltivato in Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia e Lombardia. Entra in numerose DOC tra le quali ricordiamo: Alto Adige (in Npurezza), Colli Berici, Colli Bolognesi, Garda, Oltrepò Pavese, Bagnoli, Breganze, Isonzo, Terlano, Colli Orientali del Friuli, Collio Goriziano, Trentino (in purezza), Erice, Corti Benedettine del Padovano, Pomino. Rientra anche nel disciplinare delle seguenti DOCG: Colli di Coneglano DOCG (Veneto), Rosazzo DOCG (Friuli Venezia Giulia).

In provincia di Lucca, oltre a rientrare in uvaggio nel disciplinare di produzione sia del Colline Lucchesi Bianco e del Montecarlo Bianco, può essere prodotto in purezza con la DOC Sauvignon Blanc in entrambe le denominazioni.

Tra i maggiori paesi vitivinicoli chi si distingue per produzione di vini ottenuti dal Sauvignon Blanc è la Nuova Zelanda, in particolare nelle regioni di Wairarapa (dove principalmente viene coltivato il Pinot Noir anche se è proprio il Sauvignon Blanc la prima uva a bacca bianca) e Marlborough. In questa ultima regione distinguiamo due vallate principali:

  • Wairau Valley con un microclima più caldo. Il Sauvignon Blanc prodotto è caratterizzato da note maggiori di frutta a guscio e frutto della passione.
  • Awaterre Valley che presenta un microclima più freddo e quindi i Sauvignon Blanc risultano meno intensi in termini di frutta tropicale ma dotati di maggiori aromi erbacei e vegetali.

In Australia il Sauvignon Blanc è coltivato principalmente in tre regioni: Margaret River dove viene spesso vinificato insieme al Sémillon, Adelaide Hills e Padthaway dove i vini somigliano a quelli prodotti in Nuova Zelanda.

In America il Sauvignon Blanc è coltivato in Canada nella Penisola del Niagara e in Okanagan Valley. Negli Stati Uniti viene coltivato nello stato di Washington ma soprattutto in California dove spesso viene vinificato in legno. Qui Robert Mondavi nel 1968 produsse il primo vino con questa uva al quale dette il nome di Fumé Blanc. In Cile dove i vini somigliano per stile più a quelli francesi del Sancerre, viene coltivato soprattuto nel Valparaiso, regione molto fresca dove l’uva viene raccolta anche sei settimane più tardi rispetto ad altre zone.

In Sudafrica la regione vocata per la coltivazione del Sauvignon Blanc è quella di Stellenbosch.

Per l’abbinamento vino-cibo la chiave è l’acidità che permetterà di abbinare un Sauvignon Blanc a molti piatti piccanti (cucina messicana, coreana e indiana). E’ ottimo per tutte le occasioni anche come aperitivo. Formidabile con antipasti caldi e freddi di pesce anche al vapore, tartare-carpaccio di pesce, ostriche, ma anche con affettati e salumi. E’ l’unico vino riconosciuto per l’abbinamento con sushi e sashimi. Si abbina con qualsiasi primo e secondo a base di pesce e crostacei anche in umido, carni bianche come vitello, pollo e coniglio. Ottimo con la pasta al pesto e piatti con il basilico (e in generale con la cucina genovese). Perfetto con le verdure e quindi creme, zuppe, vellutate, e in genere con tutte le preparazioni aromatiche, contenenti pomodori, peperoni, zucca, cavoli, broccoli, finocchio. E anche con i funghi. Il Sauvignon è il miglior vino da abbinare a formaggi freschi, come ricotta e mozzarella (esempio: la Caprese). L’abbinamento più famoso è sicuramente con gli asparagi declinati in ogni forma. Nella cucina friulana è ideale l’abbinamento col risotto agli asparagi, gnocchi con ricotta e menta, uova ed asparagi, zuppa di “sclopit” e frittate alle erbe spontanee.