Martina Di Vita racconta il suo Vinitaly 2018

Martina Di Vita racconta il suo Vinitaly 2018.

Grazie al corso ed al gruppo Fisar Montecarlo, ho avuto la possibilità di poter partecipare alla manifestazione (da me sempre desiderata) del Vinitaly.

Devo dire che come inizio non è stato molto semplice visto che la mia compagna di corso, nonché mia grande amica, ha ritardato sull’orario di ritrovo, facendomi stare in pena ma riuscendo in 23 minuti ad arrivare “in orario” per la partenza. Il viaggio è stato piacevole, anche perché il pensiero vagava su cosa mi sarei trovata davanti una volta dentro la fiera. E non mi sbagliavo!!

La vista di tutti quegli stand con bottiglie di ogni forma e dimensione, con profumi e sfumature diverse in ogni bicchiere mi ha messo quasi in confusione. L’inizio è stato frizzante e gioioso, un po’ come me, con bollicine di Franciacorta e Oltrepò Pavese, fra Saten e Cruasè. Successivamente abbiamo conosciuto il Friuli Venezia Giulia con i suoi profumi di fiori e vaniglia e solo dopo questa esperienza sono riuscita a capire cosa voglia dire sentire la vaniglia nei vini!

Usciti dal Friuli siamo entrati nelle Marche con i suoi Verdicchi sapidi e di struttura. Un piccolo passaggio in Liguria con i suoi bianchi belli freschi e soprattutto con l’immancabile Cinque Terre Schiacchetrà, ne è valso il prezzo del biglietto!!! Avanti con la Sardegna, con i suoi Vermentini di grande struttura e con il tipico Cannonau, vino molto caldo e strutturato che mi ha lasciato senza parole… Infine, un passaggio in Toscana, la mia terra, con i suoi vini rossi più caratteristici, Chianti Classico, Chianti Classico Riserva e il Brunello di Montalcino.

Credo che la strada per poter parlare di vini a 360° sia ancora molto lunga e tortuosa, ma per adesso mi fido dei miei sensi e cerco di seguire chi ne sa più di me.

Un grazie va a tutto il gruppo per la bella giornata trascorsa e ai Tutor che ci hanno seguito e indirizzati in questo affascinante mondo!